Home Ambienti naturali Tundra

Tundra

Quando si parla di tundra, ci si riferisce ad un’ampia formazione vegetale, uno dei principali biomi terrestri, che è comune delle regioni subpolari. Il tratto maggiormente caratteristico della tundra è la quasi totale assenza di piante. Le crescita delle specie arboree è infatti ostacolata dalle bassissime temperature cui è soggetta la zona, e dalla brevissima stagione primaverile – estiva.

Tuturia, termine lappone da cui appunto deriva la parola tundra, significa appunto questo, pianura senza alberi. Comunemente la tundra confina a nord con i ghiacciai perenni, e a sud con le prime timide foreste della Taiga.

Clima:
Manco a dirlo il clima che caratterizza la tundra è estremamente freddo. Come accennato gli inverni sono lunghi e particolarmente rigidi e le estati praticamente inesistenti. Le temperature possono calare anche al di sotto di -50°, mentre nella stagione temperata le temperature non superano comunque i 10°.

Si tratta di un ambiente generalmente poco piovoso, e le precipitazioni, di norma si presentano durante la breve estate.

Fauna:
In generale dobbiamo dire che le specie che riescono a sopravvivere nella tundra, concentrano le principali attività di riproduzione durante la brevissima estate. I cicli riproduttivi non a caso sono particolarmente rapidi e lo sviluppo veloce. Parliamo delle renne, dei caribù (le renne non addomesticate), le alci, le volpi polari e gli orsi grizzly. A grande sorpresa nella tundra anche l’avifauna è ben rappresentata.

Flora:
Essendo un’estensione della vegetazione polare, la tundra è composta principalmente da licheni e muschi, caratterizzata dalla quasi totale assenza di arbusti. Solo nelle zone asciutte cresce qualche sempreverde nano particolarmente resistente, che comunque non supera i 2 metri. Ne sono un esempio i salici decidui o le betulle.

Per il resto la tundra è caratterizzata dalla presenza di Ciperacee, Graminacee, e Giuncacee.

Curiosità:
La tundra è possibile ammirarla anche sulle Alpi, in una zona ampia circa 200 mt quadrati. Si tratta di un’area residuo dell’ultima glaciazione che si trova presso il Passo di Gavia.