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Moscerini e zanzare: un sensore di calore utilizzato per trovare le loro prede

Grazie ad alcune ricerche è stato possibile dimostrare come zanzare utilizzino alcune fonti di calore per cacciare e di conseguenza pungere.

Come risaputo, le zanzare rappresentano un notevole fastidio per gli esseri umani, considerato il fatto che la loro puntura può provocare forte prurito nella zona interessata: ma come fanno a sentire la presenza del sangue caldo presente negli esseri umani?

Le zanzare lo percepiscono grazie ad un sensore molecolare di cui non si è mai sentito parlare fino ad ora, facente parte della categoria delle proteine; questi principi attivi causano la percezione sia di odori che di sapori. Secondo quanto dichiarato da alcuni studi provenienti da laboratori di ricerca universitari, le zanzare sono attratte da calore ed anidride carbonica e per questo motivo mirano quasi sempre a zone del corpo umano ove il sangue scorre di più, poiché più calda.

Questo tipo di recettore che riguarda le proteine e verte su odore e sapore, si chiama recettore gustativo ed è presente nelle zanzare, nelle mosche e nei moscerini della frutta. Tuttavia, in questi ultimi prevale solamente il senso dell’odore e del gusto, piuttosto che quello del calore, considerato il fatto che la frutta non lo emana. Le zanzare sono attratte da tutto ciò che emani calore, anidride carbonica e sostanze zuccherine, come ad esempio la caffeina.

Parlando delle mosche invece, ci troviamo di fronte ad un insetto che possiede rilevatori termici sia all’interno che all’esterno del loro corpo; tali peculiarità sono presenti anche in altri insetti, anche in quelli che diffondono malattie. Gli scienziati sono arrivati alla conclusione che questa tipologia di insetti possiede dei recettori per quanto riguarda il calore considerato il fatto che, durante il periodo invernale, migrano in quelle zone dove la temperatura è più calda grazie alla loro percezione.