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Collemboli

Sono gli Insetti più antichi che conosciamo, le loro dimensioni sono molto modeste; non superano di norma i 5mm. Il loro esoscheletro è costituito da un tegumento relativamente elastico, poco sclerificato di colore chiaro ricoperto di peli e squame. Il capo può essere prognato od ipognato, provvisto di antenne composte da 4-6 articoli e da curiosi occhi dotati di cristallino. l’apparato boccale è masticatore o pungente-succhiante con mascelle e mandibole modificate a mo’ di tubo. L’addome al termine dei sei uritri è dotato di particolari appendici chiamati cerci che servono per l’adesione e per il salto. Nel primo urosternite è situato un tubo chiamato colloforo; ha la particolare funzione di organo adesore grazie alla sostanza collosa che secerne ventralmente, è usato anche per assorbire l’acqua. Le specie atte al salto presentano nel terzo urosternite il retinacolo, un piccolo organo che presenta una biforcazione alla sua estremità che da origine a due rami denticolati che hanno il compito di trattenere la furca originata dal quarto urosternite formata da un manubrio biforcato in due processi trattenuti dal retinacolo quando il retinacolo sgancia la furca, questa batte bruscamente sul suolo provocando il salto all’indietro.

La respirazione avviene tramite le trachee, ma certe specie che non possiedono trachee respirano attraverso il tegumento. Caratteristica di tutti i Collemboli è l’assenza dei tubi malpighiani, la secrezione avviene così per mezzo del tessuto adiposo.

Riproduzione:

Non sono presenti gli organi genitali esterni, l’apertura genitale è situata tra il quarto e il sesto urosternite. La riproduzione avviene tramite la deposizione da parte del maschio di spermatofori, che verranno poi raccolti dalla femmina. Le uova verranno poi deposte a gruppi.

Habitat:

I Collemboli vivono nel suolo, a profondità variabili da 5 a 20 cm, prediligono terreni ricchi di detriti vegetali e discrete umidità. Si possono rinvenire spesso nei nidi di termiti dove si cibano dei funghi, degli essudati della regina, o di cibo rubato durante la trofallassi. Presentano una notevole capacità di adattamento alle più singolari condizioni ambientali, alcuni si possono rinvenire a notevoli altezze (es. pulci dei ghiacciai trovate a 6000 m s.l.m).

Alimentazione:

La maggior parte dei Collemboli è fitofaga e si ciba di piante in decomposizione, di polline, spore, batteri viventi in acque limacciose, altri invece zoofagi si possono nutrire di nematodi o addirittura di propri simili.

Funzione ecologica:

I Collemboli rivestono notevole importanza nei suoli forestali dove la loro azione decompositrice velocizza i processi di humificazione, infatti mediante la loro triturazione del materiale vegetale lo rendono disponibile per l’aggressione da parte di funghi e batteri.

Dai social: le foto dei fotografi naturalisti

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Dicyrtomina saundersi by Mark Horton on 500px.com