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Mantide

La mantide, per esteso mantide religiosa o mantide europea, è un insetto molto conosciuto per via delle sue insolite abitudini durante la stagione degli accoppiamenti ed in seguito. Il nome, Mantis, è legato alla parola greca che significa indovino o profeta, ed è ovviamente in linea con il fatto che questo insetto, per sua abitudine, tiene perennemente le due zampette anteriori congiunte come se stesse pregando.

Come molti sanno, ed è una cosa che ha reso la mantide religiosa molto famosa e conosciuta, è diffuso il cannibalismo in questi esemplari. Avviene subito dopo l’accoppiamento o verso la fine dell’atto, quando la femmina inizia a divorare con quella che gli esseri umani definirebbero “crudeltà” ma è semplicemente rapidità nel nutrirsi, partendo dagli organi genitali della mantide europea di sesso maschile.

Il fatto che avvengano sempre o quasi questi episodi di cannibalismo, trova una spiegazione logica nel fatto che la femmina, per poi avviare il processo di deposizione delle uova che avviene dopo la fecondazione, ha bisogno di un certo numero di proteine che non riesce ad ottenere se non mangiando un altro simile.

Se cercasse naturalmente il cibo, infatti, non raggiungerebbe quel numero di proteine di cui ha bisogno; la spiegazione a questo comportamento viene confermata dal fatto che alcuni esemplari di allevamento, riccamente nutriti, talvolta scelgono di non uccidere il maschio ignorandolo semplicemente.

Sono insettivore e mangiano prevalentemente insetti di piccole dimensioni, moscerini, grilli e a volte mosche. Quando non ci sono sufficienti risorse, le mantidi religiose possono anche decidere di ripiegare su anfibi, come piccole rane, o rettili.

La diffusione è a livello internazionale, sebbene le mantidi siano soprattutto presenti in Africa, luogo al quale si attribuisce l’origine di questo animale. Anche in Italia se ne segnalano molteplici ma non è facile trovarle perché, per cacciare, si nascondono tra le foglie mimetizzandosi molto bene.