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Trota

Trota

Generalità e morfologia:
La trota comune si presenta sotto diverse forme, la cui posizione nella sistematica è molto discussa. La forma tipica , la trota di mare, migratrice anadroma, vive nel Baltico e nel Mar Bianco, lungo le coste dell’Europa fino al Portogallo. Inizia a risalire i corsi d’acqua in estate e depone in inverno, non molto lontano dalla sorgente. Ogni individuo può effettuare più migrazioni durante la sua vita. Raggiunge la lunghezza di un metro. La trota di lago, anch’essa migratrice, vive nei laghi d’acqua dolce dell’Europa settentrionale e centrale, fino a 1500 metri d’altitudine. Nei laghi alpini si stabilisce quasi sempre a profondità considerevoli e raramente la si incontra a meno di 40 metri dalla superficie. Può pesare fino a 15 chili divenendo un pericoloso predatore. Verso i primi di settembre lascia il lago e risale il corso dell’immissario per deporre. La migrazione si effettua a banchi, ed i primi a partire sono sempre gli individui più grossi. Preferisce risalire i fiumi ed evitare i ruscelli per deporre sui fondali ghiaiosi dei torrenti.

Le uova, , gialle e grosse come piselli, vengono deposte in busche scavate nella sabbia. A volte queste buche hanno dimensioni enormi, rispetto a quelle del pesce. Servono ad un gran numero di femmine e sono note a tutti i pescatori. Terminata la deposizione torna nelle acque predilette per trascorrervi l’inverno e l’estate, mentre i giovani nati nel medesimo anno e in quello precedente rimangono sul luogo di nascita per raggiungere i laghi all’età di due anni circa. Questa trota è oggetto di una pesca intensiva in quanto la sua carne è particolarmente apprezzata. La trota di torrente o trota fario è stanziale.

Vive nei corsi d’acqua limpidi, freschi e ben ossigenati di gran parte dell’Europa, ed è stata introdotta con successo anche nell’America settentrionale. In montagna si spinge fino a 2500 metri raramente va oltre. La trota, di qualunque specie appartenga, possiede un’agilità e una rapidità superiore ad ogni altro pesce d’acqua dolce. Considerata un pesce notturno, durante il giorno resta nascosta sotto i sassi  sporgenti delle sponde o in qualche cavità. Se i dintorni della sua dimora sono tranquilla esce anche di giorno rimanendo immobile nell’acqua limpida con la testa controcorrente, muovendo le pinne per rimanere in posizione. Talvolta scivola fra le onde come una freccia seguendo il letto del fiume con destrezza e ritrovando facilmente la strada di casa nella fitta rete di ruscelli. Se disturbata, si nasconde in un altro rifugio, infatti è uno dei pesci più timidi e prudenti che esistano.

La giovane trota si nutre di insetti, vermi, rane, pesciolini e sanguisughe. Raggiunto il peso di un chilo un chilo e mezzo, gareggia in voracità con il luccio, perseguitando ogni tipo di animale di cui si può impadronire, compresi i propri figli, non disdegnando larve, moscerini e piccoli crostacei non acquatici, che costituiscono la parte essenziale della sua alimentazione, dato che i fiumi in cui vive non sono molto proliferi. Il periodo della riproduzione inizia a metà ottobre e si protrae fino a dicembre. Qaundo misurano venti centimetri e pesano circa centocinquanta grammi, sono atti alla riproduzione. Con l’approssimarsi del periodo degli amori si osservano, negli adulti, un ingrossamento della papilla sessuale ed alcune alterazioni cutanee:un’escrescenza nera ricopre le squame del maschio, soprattutto quelle del dorso e del ventre;Una formazione simile copre i margini delle pinne anale e caudale.

Le uova vengono deposte su fondali ghiaiosi di acque basse, o dietro un sasso se la corrente è molto rapida. Durante il periodo precedente alla riproduzione, la femmina viene seguita da molti maschi, stimolati dal desiderio di fecondare le uova e da quello di divorarne il maggior numero possibile. Prima di deporre, la femmina scava, con la coda, una buca in cui lascia cadere le uova. Queste vengono fecondate e ricoperte di sabbia e abbandonate al loro destino. La femmina non depone mai le uova tutte in una volta;se ne libera ad intervalli di circa otto giorni, di notte. Gli avannotti nascono dopo un’incubazione di circa sei settimane. In un primo momento, finché non hanno consumato il sacco vitellino, restano nel nascondiglio, muovendo lentamente le loro rudimentali pinne pettorali. Infine la trota iridata o trota arcobaleno si riconosce per la banda rossa o arancione lungo i fianchi e per le macchioline nere di cui è cosparso il corpo, pinne comprese. Originaria della parte occidentale del Nord America, dove è migratrice, nel secolo scorso venne introdotta in Europa, dove è largamente diffusa come pesce d’allevamento e molto apprezzata per la sua adattabilità, la rapidità di sviluppo e il sapore della carne.