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Forapaglie

Il forapaglie, che porta il nome scientifico di Acrocephalus schoenobaenus, è un uccello ben poco conosciuto ma abbastanza diffuso. Non è a rischio di estinzione, al contrario appartiene alla categoria del minimo rischio.

E’ un uccello canoro, per questo motivo per chi lo conosce è piuttosto facile distinguere il suo canto nei boschi e sapere che c’è.

La caratteristica fondamentale è che, pur essendo un canto molto gradevole e musicale, quando è irritato o si sente provocato, oppure è destabilizzato da quella che considera un’invasione di territorio, emette una sorta di ringhio o di gracidio: si capisce immediatamente, quando lo si ascolta, che tale verso proviene da lui.

È un animale onnivoro, al contrario di quanto si possa credere. A differenza di molti altri uccelli, perciò, non è insettivoro. Il forapaglie non si nutre di verdura semplicemente perché nei suoi ambienti non è presente; invece la sua dieta è anche molto ricca di bacche e di more, che può reperire anche volando piuttosto basso e andandole a prendere direttamente dai cespugli vicini. Per il resto, mangia anche molluschi ed insetti vari.

È un uccello migratore e per tutta la stagione calda fino ad ottobre, è presente anche a livello europeo: quando invece anche in Europa inizia la stagione un po’ più fredda, a partire a metà ottobre e i primi di novembre, vola nelle zone più calde del pianeta con viaggi davvero lunghi, degni dei più grandi uccelli migratori. Generalmente, quando in Europa fa freddo, si rifugia nel deserto del Sahara in Africa.

Il forapaglie raggiunge la maturità sessuale intorno all’anno di età e da maggio a luglio inizia il periodo della cova delle uova. In questo caso non è solo la femmina ad occuparsi della covata ma viene alternata e prontamente sostituita dal partner, che resta lo stesso per tutta la stagione e talvolta anche di più.