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Passero solitario

Passero solitario

Il Passero solitario, facente parte della famiglia dei Muscicapidae, è famoso soprattutto per le poesie che gli sono state dedicate da Leopardi e Giovanni Pascoli. Nonostante la descrizione eseguita dal primo autore, il quale lo raffigura come un uccello triste, in realtà il Passero solitario è un uccello dinamico e solare, il suo canto molto delicato, viene ascoltato con piacere durante tutto l’anno.

Presenta una corporatura molto snella ed elegante, è lungo circa 20 cm, pesa 23 gr e il colore del suo piumaggio differisce in base al sesso. Il maschio presenta una colorazione blu scura, con ali e coda di una tonalità di blu ancora più scura rispetto al resto del corpo, mentre la femmina è di colore marrone con sfumature bluastre sulla schiena, mentre il resto del corpo è di colore marrone (si alternano zone più scure e zone più chiare di marrone). Possiede una coda molto lunga, delle ali corte e di forma quadrate, un becco conico e ricurvo, delle zampe lunghe ed è molto veloce sia nella corsa che nel volo.

Il passero solitario è diffuso principalmente in Europa, Asia e Africa; nel nostro Paese è possibile vederlo quasi ovunque, tranne nella pianura Padana, dove è molto difficile avvistarlo. Risiede stabilmente vicino pareti rocciose, in zone di montagna con poca vegetazione e in luoghi vicino a fiumi e dirupi molto profondi, non disdegna anche appollaiarsi su comignoli, bastioni e campanili. Non ama la compagnia di altri uccelli, infatti come dice anche il suo nome, è un esemplare che ama la solitudine.

La sua dieta è composta da insetti, ragni, piccoli invertebrati e bacche selvatiche; anch’esso come molti della sua specie esegue la "caccia alla posta", cioè rimangono appostati in zone molto alte e attendono il passaggio della preda, appena la scorgono, la catturano in picchiata durante il volo.

Le coppie si formano solo ed esclusivamente per la riproduzione, normalmente ogni esemplare vive da solo. Il nido verrà costruito all’interno di fessure rocciose o su campanili o su alte radure o comunque sempre in zone che mantengano la penombra, caratteristica fondamentale per il passero solitario. Soltanto in queste condizioni la femmina deporrà circa 5 uova le quali coverà insieme al maschio per circa 15 giorni; di solito i piccoli voleranno in completa autonomia dopo solo 18 giorni dopo la loro nascita, momento in cui anche le coppie si divideranno e gli esemplari torneranno a vivere in completa solitudine.