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Polmone di mare

Polmone di mare

La Rhizostoma pulmo o Polmone di mare è una scifomedusa, cioè meduse prive di craspedo, facente parte della famiglia delle Rhizostomatidae. Questa medusa ha un diametro di circa 60 cm, un peso di 10 Kg, possiede il cappello di forma semisferica opalescente, tendenzialmente trasparente, con i bordi irregolari e sfrangiati con sfumature di colore blu e viola. Sotto il cappello è presente il manubrio, cioè il suo corpo, formato da otto prolungamenti di tessuto arricciato e rugoso di colore bianco, tendente più al trasparente, da cui partono otto tentacoli anch’essi sfrangiati e trasparenti.

Gli esemplari giovani si riconoscono da quelli più adulti, in quanto la loro colorazione è quasi totalmente trasparente, mentre negli esemplari più vecchi, è più opalescente.

La Rhizostoma pulmo viene considerata la medusa più grande di tutto il Mar Mediterraneo. Il nome comune di Polmone di mare, le è stato dato per via del movimento palpitante che emette ogni volta che si sposta in acqua. Questo esemplare, in quanto di tipo pelagica (cioè che vive in mare aperto) risiede stabilmente nell’Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero.

Non è un esemplare estremamente urticante, in quanto se si viene a contatto dei suoi tentacoli, verrà rilasciata una sostanza che provocherà una leggera irritazione, causando per lo più un lieve bruciore e un prurito fastidioso. Nel giro di poche ore sparisce comunque tutto, ma è comunque possibile applicare delle apposite creme come la Crema URTICA GEL di WELEDAper lenire il dolore e ridurre immediatamente l’irritazione cutanea. Applicando l’apposita pomata, si allieverà immediatamente la fastidiosa sensazione.

È pericolosa nei soggetti estremamente sensibili, come bambini e anziani, ai quali potrebbe provocare una reazione più grave, ma mai mortale o con conseguenze gravi. È un soggetto che consegue molto successo tra i fotografi acquatici, in quanto possiede un movimento molto elegante ed ha un aspetto molto bello e particolare. È molto bella ma è anche molto fragile, motivo per cui gli esperti raccomandano di non nuotarle troppo vicino durante gli scatti, in quanto si potrebbe farle del male, provocandone la morte o la lacerazione dei tessuti. La loro dieta è composta da piccoli organismi pelagici i quali vengono catturati dai suoi tentacoli e una volta paralizzati, trascinati verso una delle sue sedici bocche.