Chiunque di noi abbia in casa un gatto o abbia avuto a che fare con uno di loro, molto probabilmente sarà stato l’oggetto di infinite e piacevoli fusa.
Ma cosa sono esattamente queste misteriose “vibrazioni” e come fa il nostro amico peloso a produrle?
La verità è che ad oggi nessuno sa esattamente perché i gatti facciano le fusa, nonostante ci siano un gran numero di ipotesi.
Quella che tutti noi conosciamo (e che va per la maggiore) è che i gatti facciano le fusa quando sono contenti o, in linea generale, quando si sentono bene.
Recenti studi hanno però messo in evidenza che quest’ultima ipotesi non corrisponda sempre a verità: sembra infatti che spesso i gatti decidano di fare le fusa anche quando sono spaventati, affamati o feriti.
Le fusa, quindi, non rivelano esclusivamente lo stato emotivo del gatto, ma sembrano essere un segnale, una richiesta che questi adorabili felini inviano all’uomo e ai loro simili per comunicare i loro bisogni e il loro stato d’animo: non esiste quindi una sola motivazione sul perché il nostro felino le faccia.
Una delle poche certezze è che le fusa del gatto emanano una frequenza nell’intervallo tra 20 e 140 Hertz (nota per essere terapeutica) il che significa che queste non sono solo una sorta di “auto – cura” per il gatto stesso, ma ogni essere umano che si trovi nelle vicinanze può beneficiare di queste vibrazioni: il “potere delle fusa” è stato collegato all’abbassamento dello stress, alla riduzione del rischio di attacco cardiaco, alla diminuzione dei sintomi della Dyspnoea (difficoltà respiratoria) e persino al rafforzamento delle ossa.
Un meccanismo piuttosto complesso
Per quanto riguarda il “meccanismo” che si nasconde dietro alla produzione delle fusa, non vi è ancora un’unica teoria, in quanto il gatto non ha un organo unico adibito alla produzione di tale suono.
Sebbene quindi questo quesito sia ancora senza una risposta precisa (un altro dei misteri della nostra meravigliosa natura) una delle teorie più accreditate sostiene che i gatti producano il rumore che contraddistingue le fusa attraverso la vibrazione delle corde vocali: da un punto di vista anatomico, infatti, i muscoli della laringe e del diaframma si contraggono per far aprire e chiudere la glottide, bloccando l’aria e producendo questo suono per circa trenta volte al secondo (la variazione di suono dipenderebbe dalla velocità dell’aria).
Proprio questa caratteristica conferisce al gatto un primato: quello di essere l’animale più veloce ad emettere questo suono!