Non sono molto chiare le origini di questa favolosa ed elegantissima razza felina. E’ certo comunque che la progenitrice di tutti i burmese sia stata Wong Mau, una bella gatta birmana che nel 1930 il Dr. Thompsn importò negli USA. La gatta non ebbe grande successo all’esposizione di San Francisco, alla quale venne iscritta, ma il dottore non perdendosi d’animo pensò di selezionare la razza con vari incroci dai quali nacque il primo vero burmese, dal manto marrone scuro e dotato di peluria leggermente colorata sulle punte. La razza venne riconosciuta nel 1936 dalla CFA e negli Uniti nel 1960. Ora si tratta di una fra le famiglie più note e apprezzate di felini, non solo in America, ma anche in Europa, Australia e Nuova Zelanda.
Aspetto:
Dalla taglia media e dall’aspetto muscoloso ed elegante, uno dei tratti caratteristici del burmese è la colorazione del manto, sfumato in tinture più o meno intense sul muso, sulla coda e sulle zampe. Per quanto la variante più comune sia dotata di pelo corto, esiste anche il Burmese tiffany, dal pelo semi lungo. La famiglia, divisa fra razza americana e inglese, conosce al suo interno delle differenze degne di nota. Se il burmese americano è dotato di testa rotonda e linea raccolta, l’inglese presenta invece una corporatura più allungata. Le selezioni odierne sono comunque tese ad eliminare queste differenze.
Carattere:
Sia nella variante americana che inglese si tratta di un gatto amorevole, che si affeziona notevolmente al padrone. Ama farsi coccolare e ha necessità di molte attenzioni. Gioca con piacere e soffre la solitudine, non a caso convive bene in compagnia di altre razze di gatti e non di rado fa amicizia con i cani. Si dimostrano giocherelloni anche da adulti e sono razza particolarmente intelligente. Curioso, il gatto è dotato di grande capacità di adattamento.
Cure:
Praticamente privo di sottopelo, il burmese non richiede nessuna cura particolare. Spazzolatelo periodicamente con guanto umido e quando necessario pulitegli le orecchie usando un prodotto specifico.
Varietà di colore:
Ne esistono diverse varianti, tutte particolarmente attraenti. Il più diffuso è forse il burmese color zibellino, dalle tinte calde e bruno intenso. Il blu è dotato di particolari riflessi stagno, il chocolate non si discosta dal color cioccolato al latte, il lilac è dotato di un manto grigio delicato, quasi rosato, il rosso invece ricorda il color albicocca. Esiste poi la variante crema, lo squama zibellino, a chiazze o miscelato nel colore del manto, il blu crema, lo squama chocolate e lo squama lilac.