Home Rettili Colubro dal cappuccio

Colubro dal cappuccio

Colubro dal cappuccio

Il Colubro dal cappuccio è un serpente facente parte della famiglia dei Colubridae. È un serpente molto piccolo, rispetto agli altri della sua specie, arriva, infatti, a una lunghezza massima di circa 45 cm, è molto scattante ed elegante durante i movimenti, possiede una colorazione abbastanza scura con sfumature grigiastre e nere, un tipico disegno con macchie o barre nere sul dorso, una striscia scura su ambo i lati del muso che vanno dall’occhio alla bocca, il ventre è di colore giallo e rosso con striature nere, la testa è schiacciata e le pupille sono piccole e ovali.

La parte superiore del capo è di colore nero, la forma particolare che presenta lo fa sembrare appunto un serpente con il cappuccio, da qui deriva il suo nome.

Il Colubro dal cappuccio è presente in Africa, Egitto, Algeria, Israele, Lampedusa (dove ultimamente è molto raro avvistarlo in quanto gli esemplari scarseggiano sempre più) e nelle Baleari. Il suo habitat naturale è formato da zone incolte e soleggiate tipiche della macchia mediterranea, nonché in zone più aride e sui muretti a secco. Preferisce maggiormente zone di pianura e zone costiere, ma alcuni esemplari sono stati avvistati anche in zone a 2500 metri di quota.

Il colubro dal cappuccio è particolarmente attivo di notte, inizia, infatti, la caccia dopo il tramonto; è un serpente velenoso, ma non pericoloso per l’uomo in quanto il veleno che possiede è molto blando. Il discorso è diverso per le sue prede, in quanto le cattura proprio mordendole con le zanne presenti nella parte inferiore della mascella, uccidendole all’istante. La sua dieta è composta di piccoli vertebrati, principalmente da gechi e lucertole.

Evita prevalentemente la lotta, se minacciato tende a fuggire, durante le prime ore del mattino è più vulnerabile, quindi se circondato, si avventa mordendo il proprio avversario.

Come appunto detto, il veleno è innocuo nell’essere umano, il quale se la cava con una semplice irritazione cutanea, bisogna comunque recarsi dal medico, qualora i soggetti (soprattutto i bambini), fossero particolarmente sensibili alla sostanza iniettata.

Il periodo dell’accoppiamento avviene ogni due anni, la femmina deporrà circa 2-6 uova con guscio di cartapecora. Una volta schiuse, usciranno piccoli serpentelli di circa 16 cm già indipendenti e autonomi.