I pesci più pericolosi del mondo: fra squali, specie velenose e predatori scopriamo il pericolo che si annida nel mare.
Scopriamo insieme quali sono le specie più pericolose che vivono negli abissi.
Chironex fleckeri
Detta anche Vespa di mare, appartiene alla classe delle cubomeduse. E’ una parente delle meduse. Per lo più vive nelle acque dell’Australia, delle Filippine e in altre zone tropicali del Sudest asiatico. Si nutre di piccoli pesci e crostacei. La sua puntura inietta un veleno mortale.
Meduse
Belle a vedersi, niente affatto aggressive ma capaci di iniettare un veleno molto pericoloso. I tentacoli sono altamente urticanti. Le meduse che incontriamo nei nostri mari non sono letali, ma in altre acque vivono meduse il cui veleno può portare alla necrosi della parte con cui viene a contatto.
Hydrophiinae
Comunemente noto come serpente di mare. Sono molto simili a delle anguille, abitano le acque degli oceani Indiano e Pacifico. La loro dieta si compone principalmente di pesci, molluschi e crostacei. Non è aggressivo ma se si sente minacciato può mordere. Può iniettare un veleno più letale di quello del cobra reale, la conseguenza del morso sono: dolore muscolare, spasmi della mandibola, sonnolenza, vista offuscata e paralisi respiratoria.
Synanceia horrida
Che forse conoscete con il nome di pesce pietra. Vive nelle acque degli oceani Indiano e Pacifico e si nutre di piccoli pesci e crostacei. Il suo nome scientifico è Actinopterigios escorpeniformes, la sua caratteristica è quella di avere delle protuberanze spinose simili a quelle degli scorpioni. Una sua puntura può causare: mal di testa, spasmi intestinali, vomito, paralisi muscolare, convulsioni, e ipertensione arteriosa. Da ultimo abbiamo l’arresto cardiaco.
Polpo dagli anelli blu
Bellissimo e letale. Il suo vero nome è Hapalochlaena. Vive nelle acque dell’oceano Pacifico e si nutre di piccoli granchi e di gamberi. Il veleno della sua puntura è neurotossico, causa paralisi respiratoria e motoria. Si ha tempo un quarto d’ora per iniettarsi l’antidoto.
Carcharodon carcharias
Il temibile squalo bianco, uno fra i predatori più grandi e temuti del mondo. Vive negli oceani e si nutre di mammiferi. Non è attratto dall’uomo ma spesso lo scambia per una preda. E’ attratto dal sangue e dai movimenti (sente le vibrazioni in modo amplificato), attacca prevalentemente in branco.
Trigone
Si tratta di una razza, vive specialmente nel Mar Rosso e può raggiungere i tre metri di lunghezza. Non è aggressiva ma se si sente minacciata può colpire con la coda che è coperta di spine velenose. Il veleno iniettato può causare necrosi e collasso.
Scorfano
Ottimo nella zuppa ma doloroso se lo si calpesta. E’ dotato di aculei che provocano dolorose punture. Sono molto simili il pesce prete e la tracina.
Murena
Fa parte della famiglia Anguilliformes. Ama le acque temperate e le basse profondità. Si nasconde fra gli scogli ed i coralli, è molto aggressiva e territoriale. E’ un pesce molto temuto in quanto se disturbato può sferrare dei temibili morsi.
Sono molto simili, in quanto a scariche di corrente, il pesce elefante e le torpedini.
Bonto
Il suo vero nome è Inia geoffrensis ed è molto diffuso nell’America del sud. E’ molto simile ad un delfino ma non è affatto docile, è molto aggressivo ed attacca l’uomo. Carica con una tale violenza da essere paragonato ad una mazza da baseball.
Serrasalminae
Meglio noti come piranha. Sono pesci d’acqua dolce e si trovano per lo più nel sud America. Si dipingono come feroci carnivori ma non tutte le leggende sui piranha sono vere. E’ vero che si tratta di un pesce gregario, perciò attacca prevalentemente in gruppo ma è anche vero che il comportamento imprevedibile del piranha può dipendere dal periodo dell’anno e dalla temperatura dell’acqua.
Sono molto sensibili all’odore del sangue.