Dal punto di vista alimentare, il cavallo è uno degli animali più delicati in assoluto. Esistono animali, come i suini, che possono mangiare di tutto e non hanno mai problemi, ma per il cavallo non è così, ed è per questo che un proprietario deve stare particolarmente attento all’alimentazione.
Il cavallo è erbivoro, ma è considerato un animale “ex-carnivoro”. Questo vuol dire che nella preistoria si nutriva di carne, poi probabilmente la necessità lo ha spinto a nutrirsi di vegetali; il suo apparato digerente rimane comunque molto più simile a quelli di un animale carnivoro come un cane che non a quello di un erbivoro come una mucca o una pecora.
La prima cosa a cui prestare attenzione sono i denti. Un cavallo prende il cibo con le labbra, quindi lo mastica molto, e la masticazione è importante perché altrimenti non riuscirebbe a sminuzzare abbastanza il cibo, specialmente i cereali (come l’avena) di cui si nutre. Se nelle feci si vedono i chicchi d’avena intatti, significa che dobbiamo chiamare un veterinario a “fare i denti” al cavallo, che ha le punte: in pratica le facce dei denti non sono più orizzontali ma sono oblique, e non più parallele “=” (le due linee dell’uguale sono la faccia del dente superiore e di quella inferiore) ma incidenti “<” e non sfregano una sull’altra, impedendo così la masticazione.
Il cibo masticato viene inghiottito e va a finire nello stomaco, che digerisce essenzialmente le proteine. Lo stomaco del cavallo è molto piccolo rispetto alla mole dell’animale, per cui bisogna dare poco cibo tante volte al giorno (come mangerebbe in natura pascolando) e non tanto in una volta sola. Peraltro il suo fegato non ha la colecisti, la cistifellea, che in noi come nei cani “spruzza” la bile quando passa il cibo; nel cavallo la bile, che serve a sciogliere i grassi, viene rilasciata a poco a poco ma continuamente, per cui è importante che il cavallo mangi lentamente.
Peraltro, il cavallo non ha il riflesso del vomito, non può vomitare, e se mangia troppo tutto insieme tutta la massa di cibo prosegue, e può causare problemi.
Il cibo va poi nell’intestino, che è molto sviluppato nel cavallo: i mammiferi non sono in grado naturalmente di digerire i vegetali, e lo lasciano fare ad alcuni batteri che vivono nell’intestino o negli stomaci (nel caso delle mucche); nel cavallo stanno nell’intestino cieco e nell’intestino colon, che assorbono le sostanze nutritive via via liberate dai vegetali. La parte indigerita se ne va con le feci, che il cavallo non rimangia a differenza di altri animali erbivori come il coniglio.
Che cosa mangia un cavallo? Generalmente si da un’alimentazione classica composta da una fonte proteica e di carboidrati, che può essere pellet apposito oppure un cereale come l’avena, e ovviamente dell’erba, di solito essiccata che prende il nome di fieno.
Con l’alimentazione secca di frequente si può verificare una carenza di vitamine, in particolar modo questi eventi possono coincidere con il cambio del mantello, durante la gravidanza o a seguito di periodi di allenamenti ad alta intensità. Esistono in commercio prodotti come il Multivitaminico Primeval che garantiscono una corretta integrazione vitaminica da affiancare ad una regolare alimentazione.
La qualità del fieno è importantissima per un cavallo: non deve essere ammuffito e non deve essere sporco di terra. Come dicevamo all’inizio, l’apparato digerente del cavallo è delicato e qualsiasi cosa che non va gli crea problemi, problemi che diventano coliche che possono essere anche mortali per un cavallo. Anche troppo cibo tutto insieme può causare le coliche. Qualunque proprietario di equini impara troppo presto ad aver paura di queste situazioni.
Fieno di qualità scadente, con terra e sassi, poco digeribile o su cui sono nati dei funghi va buttato, non si può dare ad un cavallo. Risparmiamo di più buttandolo via che dandolo lo stesso al cavallo per non sprecarlo, per poi pagare le costosissime cure veterinarie nel caso di colica.
Ovviamente, se un cavallo ha la possibilità di brucare erba fresca, questa è da preferire perché sa da solo come regolarsi e come fare a mangiare.
Alla domanda-chiave “Devo dare prima il fieno e poi il mangime o prima il mangime e poi il fieno?” la risposta è sempre “Prima il fieno”. Possiamo capire il perché in base a ciò che abbiamo detto prima: lo stomaco digerisce le proteine e l’intestino i vegetali. Se io dessi prima il mangime, proteico, questo starebbe poco nello stomaco e andrebbe nell’intestino, senza essere digerito. E nello stomaco ci sta l’erba, che non viene digerita nemmeno lei.
Se do prima il fieno, questo viene poi “spinto” in avanti dal mangime. Così l’erba va nell’intestino e il mangime sta nello stomaco dove entrambi vengono digeriti al meglio.
Infine, due parole sull’acqua: il cavallo deve berne poca alla volta. Ha bisogno di bere, ovviamente, come tutti gli animali, ma è sbagliato darne tanta e, soprattutto, troppo fredda, anche dopo che ha lavorato e sta sudando: l’acqua fredda che entra tutta insieme nello stomaco prosegue poi nell’intestino, che a contatto con il freddo… Colica.
Facciamo attenzione, quindi. Dar da mangiare ad un cavallo non è assolutamente una cosa facile da sottovalutare.