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Tafano

Il tafano, detto anche tabanido, è diffuso in tutto il mondo ed è molto conosciuto soprattutto in ambito veterinario. Come mai? E’ facile intuirlo se si pensa al fatto che il suo ennesimo nome come magari è maggiormente conosciuto, è quello di “mosca cavallina“.

Ci sono stati svariati approfondimenti proprio sul tafano per via del fatto che le femmine si nutrono del sangue degli altri animali, e per tale ragione possono essere vettori di malattie o di fastidiose punture sia nel caso degli animali sia nel caso degli esseri umani.

Capita di frequente, infatti, rimanere vittima delle punture di tafano: sono numerosi i rimedi che si possono applicare e quasi sempre non si tratta di nulla di pericoloso, ma questo ha contribuito a peggiorare la reputazione del tabanido.

Appartiene all’ordine dei Ditteri ed è un animale prevalentemente diurno, che raggiunge la sua piena attività (in particolar modo le femmine, come detto sopra) nel momento in cui le temperature iniziano ad alzarsi.

Non è il clima umido che preferisce ma quello secco e molto caldo, con temperature davvero alte; quando si avvicina l’estate piena, tende a dirigersi dove sa di trovare il bestiame ed è per tale ragione la stagione calda la più pericolosa per le punture di tafano.

Non tutte le femmine sono ematofaghe ed in alcune specie, le femmine non si avvicinano nemmeno ai cavalli e agli animali in genere non avendo alcuna necessità di nutrirsene. Al contrario di quanto si possa credere, i tafani possono volare tranquillamente anche per lunghi tratti, ma non è un insetto che cambia località o che migra: comunque a scopi predatori può spostarsi e fare anche lunghi viaggi.

L’apparato boccale è strutturato proprio per succhiare il sangue, anche se a volte non è questo l’unico nutrimento del tafano. Le larve sono molto piccole e non ci sono luoghi in cui il tabanido preferisce depositarle.