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Armadillo

Armadillo

Generalità e morfologia:
Tutte le specie di Armadillo – in natura se ne contano almeno tre decine che si distinguono principalmente per dimensione e caratteristiche della corazza – appartengono alla famiglia dei mammiferi xenartri, una sottoclassificazione degli euteri. La grande famiglia è accomunata da molte caratteristiche fisiche e comportamentali: essi presentano testa, tronco e qualche volta anche gli arti e la coda, protetti da una particolare armatura costituita da placche cornee connesse l’una con l’altra. Il capo è molto allungato, il tronco ben massiccio, le zampe brevi e robuste sono munite di quattro o cinque dita armate di unghie, gli occhi sono molto piccoli e la bocca decisamente stretta. Le loro dimensioni in lunghezza variano da un minimo di sedici centimetri ad un massimo di un metro esclusa la coda.

Habitat:
Gli armadilli vivono in diverse aree delle Americhe: negli Stati Uniti se ne contano pochi esemplari, mentre risultano molto diffusi soprattutto nell’America Meridionale.

Vita sociale e comportamento:
Le diverse specie hanno un modo di vita molto comune; queste sono di solito attive durante le ore notturne e trascorrono il giorno nascoste nel fitto dei cespugli o tra le radici delle piante. Di solito questi animali non hanno una tana fissa, infatti dopo aver errato in superficie ed essersi saziati di erbe e piccoli insetti, cercano un luogo nel quale scavare una buca piuttosto profonda nella quale nascondersi. Nel loro arido habitat gli armadilli non hanno molti nemici se non l’uomo stesso che spesso li caccia allo scopo di cibarsene. Nonostante la corazza rappresenti un grande strumento di difesa perché rende il loro corpo assolutamente impenetrabile, l’armadillo non la utilizza molto in caso di pericolo, esso preferisce infatti nascondersi sotto terra o in rovi spinosi.

Corteggiamento e riproduzione:
Quasi tutte le specie di Armadilli depongono per ogni parto da uno a due figli che hanno dimensioni relativamente grandi, fatta eccezione per la specie dei Dasypus diffusa negli Stati Uniti e nel Messico, che arriva a dare alla luce anche dodici esemplari in un unico parto. L’accoppiamento avviene in genere nei mesi di luglio ed agosto e la gestazione può durare in alcuni casi anche duecentosessanta giorni.