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Balenottera azzurra

La Balenottera azzurra è probabilmente il più grande animale che sia mai esistito sul nostro pianeta. Può raggiungere i 33m di lunghezza e arrivare a pesare fino a 150.000 kg. La grande bocca della balenottera non ha denti ma un enorme barriera di fanoni che gli permette di filtrare enormi quantità d’acqua e trattenere i piccoli animali che vi restano intrappolati. Può restare più di due ore sott’acqua prima di risalire ed immagazzinare nuovo ossigeno.

Balenottera azzurra

Generalità e morfologia:
La Balenottera azzurra, Balaenoptera musculus, è un mammifero marino dell’ordine dei Cetacei. Essa rappresenta la più grande specie animale presente sul nostro pianeta: può infatti superare i 33 metri di lunghezza e pesare anche ben oltre le 180 tonnellate. La testa, per quanto grandissima, non ha però le dimensioni di quella delle Balene vere, infatti è soltanto un quarto della lunghezza totale. Diversa è anche la forma del muso terminante con una sorta di rostro appiattito; nella regione del mento sono presenti una sessantina di grossi peli che costituiscono una sorta di radissima barba. La sua pinna dorsale è molto piccola considerando le dimensioni totali del corpo e le natatoie pettorali sono convesse nel bordo e terminano con una punta acuta. La colorazione di questi giganti del mare è azzurro-ardesia fatta eccezione per la punta del muso e delle natatoie dove c’è assenza di pigmentazione.

Habitat:
Le Balenottere azzurre abitano quasi tutti i mari del Globo ma sembrano essere un po’ più abbondanti nell’emisfero meridionale. La testa è appiattita e ricorda la forma di una “U”, la bocca è piena di fanoni, grazie ai quali può nutrirsi dei piccoli organismi presenti in mare e anche di pieghe ventrali, grazie alle quali riesce a buttare fuori l’acqua, senza quindi ingerirla, durante la  nutrizione.

Vita sociale e comportamento:
Nonostante la gigantesca mole, la specie può ritenersi senza dubbio una delle più timide fra tutti i cetacei, basta infatti solo un piccolo rumore estraneo a spaventarla e a farla allontanare rapidamente. Generalmente gli individui vivono soli o in coppia, tuttavia nelle aree in cui vi è forte presenza di plancton e krill (piccolissimi crostacei del genere Eufausia) di cui si cibano, possono osservarsi anche gruppi molto folti che contano fino a 50 esemplari.

Corteggiamento e riproduzione:
La durata del periodo dell’amore sembra essere molto lunga  e corrisponderebbe ai mesi di giugno e di luglio. La gestazione è di circa un anno e di solito ad ogni parto la femmina dà alla luce un solo figlio, ma non sono rari i parti gemellari. I piccoli vengono allattati dalla mamma per circa sette mesi e crescono con una rapidità impressionante tanto che già ai due anni di età essi possono ritenersi adulti, in questo periodo il piccolo avrà bisogno di circa 500 litri di latte al giorno, dopo circa 6 mesi inizierà lo svezzamento. Tra un parto e l’altro si stima che trascorrano almeno due anni di tempo inoltre si suppone che le coppie siano monogame.
In passato gli esemplari di Balenottera azzurra erano molto diffusi, si contavano addirittura circa 300.000 esemplari sparsi nei vari oceani, purtroppo con la massiccia caccia che l’essere umano gli ha dato, questo esemplare è quasi arrivato all’estinzione. Fu proclamata specie protetta solo a partire dal 1966, motivo per cui, recenti studi hanno dimostrato che ad oggi ci sarebbero soltanto dai 5000 ai 12000 esemplari suddivisi in piccoli gruppi di circa 2000 unità a gruppo, presenti soprattutto nel Pacifico nord orientale, nell’Oceano Australe, in quello Indiano, nell’Atlantico e nell’emisfero australe.
Quando percorrono brevi distanze, mentre interagiscono con altri esemplari, possono raggiungere anche una velocità di circa 50 Km/h, mentre normalmente si muovono circa ad una velocità di 20 Km/h. La Balenottera azzurra si nutre quasi ed esclusivamente di zooplancton, formato soprattutto da krill e copepodi; durante questo momento, la balena si muove a circa 5 Km/h, per avere il tempo di catturare le sue piccole prede. Per questi esemplari, il periodo degli amori, inizia circa verso la fine dell’autunno e si protrae fino a tutto l’inverno; la procreazione avviene ogni circa 2-3 anni.