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Nudibranchi: i Pokemon dei nostri mari

NudibranchiI nudibranchi, con le loro colorazioni variopinte e sgargianti, sono campioni incontrastati di un mondo, quello subacqueo, non certo povero di colori e forme.
La loro popolarità è sicuramente un segno chiaro ed evidente di un profondo cambiamento: il mondo subacqueo non è fatto solo di squali, mante e forti emozioni, ma anche di piccoli e colorati “gioielli marini”.
Nonostante questo, ad oggi, sono ancora poco studiati e sono davvero molteplici gli aspetti del loro comportamento che rimangono un vero e proprio mistero.

Chi sono i nudibranchi?

I nudibranchi, che devono il loro nome alle “branchie nude” che portano sul dorso, sono dei piccoli molluschi, molto simili a delle coloratissime lumachine.
Le loro dimensioni sono davvero ridotte e vanno da mezzo cm ad un massimo di 6 cm per le specie più grandi.
La caratteristica che li contraddistingue di più è, senza ombra di dubbio, la colorazione del loro corpo. Quest’ultimo è infatti dipinto con colori accesi e decorato con righe e pois a contrasto: una vera e propria opera d’arte.

Oltre a presentare una grande diversità in termini di colorazione, le più di 3000 specie di nudibranchi si distinguono anche per le diverse forme del corpo.
La caratteristica che però è comune a tutti i nudibranchi è la presenza di due “antennine” sulla testa dell’animale.
Queste antennine sono chiamate “rinofori” e vengono utilizzate per raccogliere informazioni sull’ambiente circostante attraverso il contatto diretto con esso (funzione tattile), oppure captando molecole sospese nell’acqua (funzione chemio – recettiva).

Sebbene i nudibranchi, come già spiegato, siano invertebrati di ridotte dimensioni e perdano il loro guscio protettivo nelle prime fasi di vita, come tutti gli altri animali, hanno dovuto sviluppare sofisticati sistemi di difesa e di caccia (nonostante le dimensioni sono carnivori).

Gli sgargianti colori e le strane forme delle diverse specie sono una diretta conseguenza di queste necessità: oltre a favorire la mimetizzazione, gli accesi pigmenti delle loro membrana possono tenere alla larga i predatori o, al contrario, essere sfruttati per attirare le loro prede (spugne di mare, piccole meduse o anche altri nudibranchi della stessa specie), che vengono individuati attraverso i rinofori e divorati grazie a piccole ma tenaci fauci interne.

“Poteri” speciali

Proprio come i Pokémon, ogni componente di questa colorata e minuscola famiglia, possiede abilità particolari e, in certi casi, straordinarie.
C’è chi galleggia su bolle d’acqua per spostarsi. Chi produce uova “a spirale”. Chi riflette la luce per scoraggiare i predatori e chi usa il veleno delle sue vittime come arma contro i propri nemici!