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Yak

Lo yak è un bovino dal pelo molto lungo e folto, dall’aspetto quasi in tutto e per tutto identico a quello del bue (difatti il suo secondo nome è bue tibetano), con la sostanziale differenza che riguarda principalmente il pelo. La caratteristica che lo fa distinguere è proprio questa: il pelo può continuare ad allungarsi e arrotolarsi, rendendo quest’animale ancora più maestoso di quanto normalmente non sia già.

Il nome scientifico è Bos grunniens e la maestosità di questo bovino viene ampiamente osservata soprattutto nei maschi, che possono superare i due metri e possono raggiungere un peso pari o superiore ai 1000 Kg. Le femmine sono più minute, ma non c’è un grande dimorfismo sessuale: la femmina pesa molto meno, fino ai 350 chili, ma dal punto di vista estetico e morfologico i due sessi si somigliano particolarmente. Anche le femmine sono molto imponenti e talvolta aggressive.

Lo yak ha una sottospecie domestica che è di dimensioni più ridotte sia nel maschio che nella femmina, laddove entrambi i sessi non superano mai i 600 chili di peso.

Maschi e femmine vivono in gruppi separati per tutta la durata dell’anno, eccezion fatta per il periodo autunnale che inizia a settembre, dove i maschi raggiungono i branchi delle femmine con i loro vitelli e ci si fondono per dare inizio ai rituali riproduttivi e alla stagione degli amori.

In Tibet vengono considerati una grande risorsa, ed anche in altre nazioni dell’Asia o dell’Africa vengono spesso utilizzati come animali da trasporto o da soma.

In Cina è un animale protetto sebbene in tutta l’Asia il bracconaggio si accanisca contro i pochi esemplari presenti, causando l’ira di moltissimi ambientalisti tibetani che ritengono lo yak un animale da proteggere a tutti i costi per via della sua fondamentale importanza nella vita di tutti i giorni.