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Cardellino

Cardellino

Il Cardellino, facente parte della famiglia dei Fringillidi, deve il suo nome alla pianta del cardo, dei cui semi questo esemplare è particolarmente ghiotto. Con una lunghezza di circa 14 cm, questo uccellino è facilmente riconoscibile per via della famosa mascherina rossa e della barra alare gialla che lo caratterizza. Oltre questi dettagli, il resto del piumaggio è di colore bianco sulle guance, nero sulla nuca, coda e parte esterna delle ali e infine marrone scuro sul dorso.

Questa è la versione tradizionale del Cardellino, in quanto in cattività l’uomo ha creato altre sottospecie di colori diversi, come il cardellino giallo, bruno, agata, ecc.

 

Questo uccello è presente in tutta Europa, Asia, Africa settentrionale, Persia e nelle Canarie. Nel nostro Paese nidifica in tutte le Regioni, mantenendosi ad un’altitudine di  900 metri; è stazionario nel centro-meridionale, mentre in autunno e primavera è visibile in maggiore quantità per via della migrazione degli esemplari dalle zone del nord. Il canto del Cardellino è un verso molto bello e armonioso, è uno dei motivi per cui viene allevato, oltre che per la sua bellezza e per la possibilità di ibridazione con il canarino. La sua dieta è composta da semi di vario tipo, come detto prima è ghiotto di semi di cardo, ma apprezza anche quelli di girasole, acetosa, agrimonia, cicoria, romice, tarassaco, crespigno e altri ancora.

Nel periodo che va da ottobre a novembre, in cui avviene la migrazione, il Cardellino risiede in grossi gruppi, i quali si spostano in comitiva, risiedendo vicino ai campi coltivati, per trovare più facilmente del cibo. Il gruppo si sfalderà a febbraio, quando i Cardellini si uniranno al partner per iniziare il periodo della nidificazione. Il giaciglio sarà costruito o su piante di conifere o di frutta, dove la femmina successivamente deporrà circa dalle tre alle sette uova (di solito eseguono tre covate all’anno), le quali saranno covate per circa 12 giorni. I piccoli saranno sfamati e svezzati con semi vari per circa 30 giorni, momento in cui potranno volare in autonomia. Fino a settembre la coppia di genitori vivrà insieme a piccoli gruppetti, anch’essi impegnati nell’accudimento dei piccoli. In seguito raggiungeranno il gruppo di prima, pronti alla migrazione.