La Passera d’Italia, è un uccello facente parte della famiglia dei Passeridae, molto studiato soprattutto per trovarne la giusta collocazione e la giusta appartenenza. Nel 2011 è stato pubblicato un articolo con i risultati ottenuti dagli studiosi, i quali descrivevano quest’uccello, come un ibrido stabile del Passer domesticus e Passer hispaniolensis. Successivamente, nel 2013 gli venne ufficialmente attribuito e riconosciuto il rango di specie a tutti gli effetti.
Questo esemplare è lungo circa 16 cm, con un peso di 26 cm e un’apertura alare di circa 30 grammi. Presenta differenze notevoli in base al sesso, poiché la femmina presenta il dorso di colore marrone chiaro con striature biancastre, la testa beige, petto e la gola grigi, mentre il maschio è di colore marrone sul dorso e sulle ali con striature nere, le guance bianche, la testa color nocciola, la gola nera e il petto grigio. La differenza sta anche nell’intensità del colore; la femmina presenta colori molto più opachi e poco sgargianti rispetto al maschio. Entrambi presentano un becco molto robusto e di forma conica, di colore grigio scuro.
È possibile avvistarlo in tutta Italia, eccetto la Sicilia e la Sardegna, in Svizzera, Corsica e Creta. Una volta trovato il suo rifugio tenderà a non allontanarsi più, rientrando quindi nella categoria di uccelli stanziali per eccellenza. Non ha particolari esigenti per quanto riguarda l’habitat, purchè sia vicino all’uomo, in quanto dipende totalmente da esso per la ricerca di cibo. Infatti, lo si avvista quasi sempre in campi coltivati o vicino ai centri abitati. La sua dieta è molto varia, essendo onnivoro, quindi si ciba di insetti, frutta, semi, rifiuti alimentari dell’uomo, ecc. La Passera d’Italia è molto socievole, vive in coppia solo durante il periodo di accoppiamento. Nidificano vicino ad altre coppie, costruendo quindi il nido l’uno attaccato all’altro, formando gruppi di oltre le cento unità.
Da aprile in poi, la femmina potrà compiere anche fino a tre covate all’anno; il nido dall’aspetto molto voluminoso, viene costruito con erbe secche e deposto nei buchi dei muri, sotto le tegole, sotto i lampioni, nei camini, ecc. più raramente invece nelle cave degli alberi. Una volta terminata la costruzione del giaciglio, la femmina deporrà circa 3-7 uova, le quali saranno covate da entrambi i genitori a periodi alterni, per 14 giorni. Successivamente, i piccoli saranno sfamati per altre 2 settimane dai loro genitori, finchè non saranno in grado di volare in autonomia.