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Donnola

Donnola

Generalità e morfologia:
Quando parliamo di donnola: mustela nivalis parliamo di un mammifero carnivoro della famiglia dei mustelidi. L’etimologia della parola è di origine latina e proviene da dominula ossia signorina. Elegante e suggestiva, è una creatura che non di rado ha influenzato la fantasia degli uomini antichi. Si raccontava ad esempio che la donnola fosse capace di uccidere non solo il letale basilisco, ma anche il biscione.

Aspetto:
E’ lunga circa 30 centimetri ai quali bisogna sommare i 4 centimetri di coda. Come tutti gli appartenenti alla famiglia dei mustelidi, la donnola possiede delle zampe brevi eppure agilissime, dotate inoltre di affilate unghie. Le orecchie sono aguzze, larghe e ricoperte di pelo, e gli occhi, piccoli e ben distanziati, regalano al mammifero un’aria simpatica e sbarazzina.

Habitat e distribuzione:
La donnola abita con preferenza anfratti naturali, cavità degli alberi e non ha alcuna preferenza per la pianura o per la montagna. Basti pensare che può spingersi, per necessità anche fin ai 3 mila metri di altitudine. Di norma la si può trovare nei pressi di campi aperti o foreste ben fitte, ma non disdegna nemmeno di vivere a contatto con l’uomo.
La si può incontrare in Europa, Asia, America e Africa.

Biologia e riproduzione:
Quando caccia la donnola lo fa di notte, e si ciba di conigli, lepri, uccelli di piccola taglia e topi. Se nei pressi di paludi o fiumi non disdegna di nutrirsi di rane, insetti e di tanto in tanto di qualche biscia.
Può riprodursi molto di frequente, fin a due volte all’anno e la sua gestazione è davvero breve e non supera le due settimane.

Varietà di colore:
Il colore del suo pellame, particolarmente soffice è generalmente fulvo, sul dorso e sulla testa. Fulve sono anche le zampette anteriori e la coda, mentre il ventre è piuttosto bianco grigio. In alcuni casi è stato segnalato che donnole montane, durante la stagione invernale, cambino completamente manto che varia la sua colorazione in bianco, esattamente come per l’ermellino.