Generalità e morfologia:
Chiamato anche Orso Tibetano, l’Orso dal Collare deve il suo particolare nome alla caratteristica focatura di pelliccia bianca o marrone a forma di V che avvolge il suo collo. Di dimensioni piuttosto notevoli, questo mammiferi.php">mammifero carnivoro arriva a pesare anche 200kg per un altezza di circa 180 cm. Gli arti sono molto ben sviluppati e massicci e questa particolarità permette alla specie di arrampicarsi agevolmente sugli alberi. Habitat: L’Orso dal collare è prevalentemente distribuito nella vasta regione dell’Himalaya dal Giappone all’Iran, dalla Cina alla Corea. Ama vivere soprattutto all’interno dei boschi di rododendri con i cui rami intrecciati crea delle piccole gallerie presso le quali sostare. Il suo territorio è spesso condiviso con il Panda gigante.
Vita sociale e comportamento:
La specie ha abitudini prettamente notturne, di giorno preferisce sostare pigramente in zone riparate oppure presso i comodi nidi che costruisce con cura tra i rami degli alberi. L’alimentazione è costituita da vari tipi di frutta, bacche e carogne di piccoli animali ed in vista del letargo invernale esso cerca di prendere più peso possibile mangiando enormi quantità di ghiande, castagne e noci. D’indole non proprio pacifica, l’Orso tibetano non è un animale molto socievole: preferisce vivere solitariamente e sa essere anche molto aggressivo se incontra un essere umano lungo il suo cammino. Tuttavia risulta essere un animale molto recettivo e facilmente addestrabile e spesso viene “rapito” dal suo habitat ed utilizzato in discutibili spettacoli circensi.
Corteggiamento e riproduzione:
Il periodo dell’accoppiamento si colloca generalmente tra i mesi di maggio e giugno. Dopo una gestazione di circa 8 mesi l’esemplare femmina dà alla luce una media di due cuccioli. Questi rimarranno all’interno delle tane predisposte dalla mamma fino all’approssimarsi della primavera nutrendosi principalmente di latte materno. Solo al raggiungimento dei tre anni di vita i piccoli orsi abbandoneranno la loro “famiglia” e cominceranno una vita del tutto autonoma.