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Rinoceronte nero

Rinoceronte nero

Il Rinoceronte nero è un mammifero perissodattilo (gruppo di ungulati che presentano arti con dita dispari) facente parte della famiglia dei Rhinocerotidae, presente in tutta l’area orientale e centrale dell’Africa (comprende anche la Tanzania, Kenia, Camerun, Sudafrica, Namibia e Zimba). A differenza di quanto si possa credere in base al nome datogli, questo animale in realtà non è nero, ma può essere grigio o marrone. Questo nome gli è stato dato per distinguerlo dal “cugino”, il Rinoceronte bianco. Il Rinoceronte nero è alto circa 140-170 cm, è lungo circa 3,6 metri, ha un peso complessivo che va dagli 800 Kg ai 1400 Kg (in casi eccezionali è arrivato anche a 1800 Kg), presenta dimorfismo sessuale, in quanto il maschio è più grosso della femmina. Possiede due lunghi corni (quello davanti è più lungo di quello di dietro) sulla fronte, i quali vengono utilizzati sia per difesa, sia per intimidire il proprio avversario, ma soprattutto come aiuto durante la consumazione del pasto, infatti, grazie al corno riesce a strappare le radici dal suolo. Il labbro superiore è appuntito per strappare meglio le foglie, lo spesso strato di pelle lo protegge dalle spine e dalle erbe taglienti, è spesso circondato da molti parassiti che si nutrono delle sostanze presenti sul suo corpo.

Non può fare affidamento su un’ottima vista, in quanto ci vede molto poco, ma può contare sul potente udito e sull’olfatto ben sviluppato. In quanto erbivoro, la sua dieta è composta da foglie, ramoscelli, germogli, cespugli e frutta. Questi animali sono attivi durante le ore più fresche del mattino e della sera, il pomeriggio lo passano a dormire in zone d’ombra e a rotolarsi nel fango, attività fondamentale per tutti i Rinoceronti, in quanto li aiuta a diminuire la temperatura corporea. Questa specie è estremamente aggressiva con gli altri esemplari, vive per di più in solitaria, soltanto durante il periodo degli accoppiamenti, tollera di vivere in piccoli gruppi.

Il Rinoceronte nero è molto temuto in Africa, per via della sua scarsa vista e del suo pessimo carattere, attacca qualunque cosa abbia un odore differente dal suo. Carica senza distinzione macchine in movimento, esseri umani, ecc. Durante il periodo degli accoppiamenti, che può avvenire in qualunque periodo dell’anno, la femmina strofina i genitali per terra, in modo da lasciare una traccia olfattiva al maschio, il quale se interessato, la segue. In seguito, il periodo di gestazione durerà circa 16 mesi, una volta nato, il piccolo peserà circa 35-50 Kg. Il cucciolo di rinoceronte rimarrà con la madre per circa 3 anni, fino al successivo accoppiamento. A causa della massiccia caccia datagli dall’uomo per la vendita del suo corno, il Rinoceronte è a forte rischio estinzione. Alcuni della sua specie risultano, purtroppo, già estinti.