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Vigogna

La Vigogna, che porta il nome scientifico di Vicugna vicugna, appartiene alla famiglia dei Camelidae e preferisce la vita sui rilievi, difatti il suo picco di massima diffusione è registrato sulle catene montuose dell’America Meridionale: più specificatamente, il più alto numero di esemplari è presente sulle Ande e pochissimo nelle altre zone.

Una particolarità che la riguarda è legata al fatto che gli Inca utilizzavano la lana della vigogna per tessere tutte le vesti del re e della nobiltà dell’epoca; tale lana, venendo infatti ritenuta esclusivamente nobiliare e adatta a coloro che avevano un certo ceto sociale, non poteva mai essere indossata dai sudditi o da coloro che non appartenevano all’alta borghesia.

Proprio per via di questo motivo, anche al giorno d’oggi la Vigogna viene considerato un animale protetto a tutti gli effetti.

Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche, la vigogna non supera praticamente mai i 60 kg, al contrario gli esemplari molto spesso hanno un peso che si aggira intorno ai 40 o 45 chili. L’altezza invece può superare il metro.

Sebbene sia un animale protetto, per lungo tempo ha avuto luogo una caccia rituale ogni quattro anni che prevedeva l’uccisione della vigogna per il successivo nutrimento delle sue carni; al giorno d’oggi questa caccia rituale ‘cacho‘ non si svolge più, ma gli esemplari sono rimasti in 180.000, di cui molti vivono in enormi allevamenti in cui questo animale viene sfruttato per la tosatura. L’aspetto positivo di tali allevamenti è che, ogni due anni, dopo diverse tosature, gli animali vengono rilasciati e catturati dopo altri due anni.

Non è un animale ad imminente pericolo di estinzione ma viene considerato comunque a rischio, sebbene basso. Ad ogni modo, l’importanza della tosatura è strettamente legata al fatto che il manto, allo stato grezzo, vale fino a 400 dollari al kg, prezzo abbastanza significativo per una cosa come questa.