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Polpo

Il polpo, comunemente chiamato anche “piovra” appartiene alla famiglia dei molluschi della grande classe Cephalopoda ( dal greco kephale che vuol dire testa e pous che vuol dire piedein quanto in questi animali la testa è collegata al piede).

Il polpo, nome scientifico Octopus vulgaris si trova principalmente nei fondali marini e lungo le coste rocciose del Mar Mediterraneo e anche nell’oceano pacifico, ama nuotare nelle acque tropicali.

Il polpo, si presenta con una testa ovale e il corpo attaccato che vanno a comporre un’unica struttura fusa insieme chiamata “mantello”. Impossibile non riconoscerlo grazie alle sue otto lunghissime braccia tentacolari munite di ventose.

Questo animale dal colore grigiastro con talvolta chiazze brune o chiare, ha un’ottima capacità di mimetizzarsi variando anche la propria colorazione a seconda del fondale marino in cui si trova.

Prive sia di scheletro che di conchiglie all’interno del corpo, possiede invece una ghiandola in grado di produrre un liquido color nero, chiamato “inchiostro”, che viene lanciato ed espulso dall’animale stesso nelle situazioni di pericolo, soprattutto quando viene attaccato da qualche predatore.

I principali predatori del polipo sono infatti il gronco, la murena e anche la cernia.

Il polpo, animale generalmente solitario, non ama muoversi in branco, anche se generalmente fanno la tana nelle vicinanze di altri animali della loro stessa specie, senza però andare ad interferire nella vita dell’altro. In tal caso, difenderanno il proprio territorio senza esitare un attimo.

La piovra è un attivo predatore che ama nutrirsi principalmente di bivalvi (ad esempio cozze, ostriche ecc) e anche gasteropodi. Per la cattura delle sue vittime usa una strategia molto particolare, soprattutto nel caso dei bivalvi: avvicinandosi piano e silenziosamente alla sua preda, inserisce subito uno o due piccoli sassi tra le due valve per impedire che si chiuda.

Va di caccia solo di notte, e passa la sua intera giornata dentro la sua nata. Qualche volta può anche succede però che faccia uno strappo alla regola ed effettui un giro nei paraggi anche di giorno per la ricerca di cibo, ma ritornerà subito al suo posto.

L’Octopus vulgaris ha delle capacità riproduttive molto eccezionali, in quanto è capace di deporre tra le 10.000 alle 50.000 uova.

Durante il periodo di accoppiamento, che va da marzo ad ottobre, il maschio si avvicina alla femmina, e dopo un piccolo e breve corteggiamento, inserisce nel corpo della femmina i suoi spermatozoi (atto che può durare anche diverse ore).

Successivamente, trascorsi 30 giorni, la femmina deporrà le sue uova fecondate nella tana, attaccate al muro, in posto alquanto sicuro per i suoi piccoli.