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Varroa destructor

La Varroa destructor è un parassita che predilige attaccare, generalmente, le api di due tipologie: l’Apis cerana e l’Apis mellifera. Fino a poco fa era poco conosciuto, difatti gli era stata attribuita una definizione sbagliata, poi modificata in, appunto, Varroa destructor.

Nello specifico si tratta di un acaro parassita esterno e non è soltanto sulle api che si accanisce. Sono stati riscontrati attacchi anche ad insetti simili come ad esempio il bombo. Talvolta ha infestato anche gli ambienti della Mosca dei fiori e dello Scarabeo; gli effetti dell’infestazione non sono molto gravi eccezion fatta per quando l’attacco è massivo. A questo punto può morire anche l’intero alveare o l’intera colonia.

Un’altra cosa che potenzialmente potrebbe accadere per colpa della Varroa destructor è l’attaccarsi all’ape succhiando la sua linfa e facendola indebolire sempre di più, portandola dunque ad una morte piuttosto lenta.

La varroa è dotata di otto zampe, e nell’aspetto può essere somigliante ad un acaro. Misura soltanto un millimetro quindi non è quasi per nulla visibile ad occhio nudo, ma c’è bisogno di un microscopio.

Quando l’acaro varroa femmina smette di allevare i ‘piccoli’ in quanto terminato il ciclo di riproduzione (che dura circa 10 giorni, e si conclude completamente), si accanisce sulle larve delle api operaie ed è in questo momento che inizia la decimazione di tutto l’alveare e la colonia. Se gli animali iniziano a decimarsi, l’attacco potrebbe anche determinare la fine e la morte della colonia.

La Varroa destructor, come tutti i parassiti, può portare a tutti gli esseri viventi che attacca una sindrome parassitaria. Nel caso specifico prende il nome varroatosi, sindrome che possiamo trovare endemica dappertutto, anche in Italia. In Russia, alcune api “indigene” possono mostrarsi resistenti sia agli attacchi di quest’acaro sia alla sua sindrome parassitaria ma la cosa dev’essere ancora approfonditamente esaminata.