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Dromedario

Dromedario

Il Dromedario o Cammello arabo è un mammifero facente parte della famiglia dei Camelidi, presente maggiormente in Asia, Africa, in Australia (in questo continente è stato introdotto dall’essere umano) e straordinariamente anche a Pisa, dove era già presente dal 1622 al 1944 e successivamente reintrodotto nel 2014 dall’uomo. È possibile avvistarlo nelle steppe, nei deserti rocciosi e sabbiosi; viene principalmente "utilizzato" dai beduini come animale da soma e da trasporto, cavalcandolo appunto per spostarsi da un luogo all’altro e come produttore di latte, carne e della pelle. Questo animale riesce a sopravvivere in zone particolarmente deserte, grazie alla sua straordinaria resistenza nel resistere diversi giorni senza cibo e acqua (anche per otto giorni consecutivi).

La caratteristica più comune del Dromedario è la presenza della grande gobba sul dorso, differente dal Cammello per la dimensione, per la forma e per il fatto che quando l’animale consuma il grasso, la gobba si riduce e non si affloscia come per il cugino Cammello. Può arrivare ad una lunghezza di circa 2 metri e riesce a trasportare circa 200 Kg. Anche se non sembra, entrambi gli animali posseggono due gobbe, per via della forte asimmetria, quella posteriore è particolarmente accentuata, facendo quasi scomparire la prima. Il colore del manto può assumere diverse sfumature, infatti può passare dal beige, al marrone chiaro fino a tonalità molto scure, come per esempio il nero. Le zampe sono formate da due dita, le quali sono rivestite da uno spesso strato di callo-osseo, grazie al quale questi animali possono camminare sulla sabbia senza sprofondare.

Il muso è lungo con le narici molto strette, in modo da ripararlo durante le tempeste di sabbia, molto frequenti nei deserti. Il Dromedario è molto veloce, se il manto stradale lo permette, può percorrere fino a 150 km in due ore, ad una velocità di circa 8-20 Km/h. La sua dieta è composta principalmente di erba e cespugli secchi. È un animale molto socievole, il suo verso risulta essere molto sgradevole e forte all’orecchio umano. Una volta terminato il periodo degli accoppiamenti, dopo circa una gravidanza di 12 mesi, la femmina partorirà un solo piccolo all’anno. Come accennato prima, può sopravvivere diverso tempo nel deserto senza nutrirsi, solo se in precedenza è stato alimentato con piante grasse e tenuto a riposo senza essere sottoposto a sforzi eccessivi.